Ragusa
Qual terra impareggiabile!
Cullerebbe nel suo grembo
Come il poeta il più bel verbo
Un amore indimenticabile!
Ragusa, Ragusa, Ibla
Iusu, qual emozionante pellegrinaggio!
Vorrei creare alla tua fede un nuovo linguaggio
Sei dentro di me come una scintilla
Le tue terre ocre
profumano
D’olivo, di fico e di rosmarino
E di un fascino antico e sibillino
Le ali al tuo tocco tremano!
Ragusa, Ragusa culla del divino
Nei tuoi vicoli e scalinate
Nelle tue chiese, le gioie destinate!
Vorrei riabbracciarti come la luce del mattino
Ed essere ebbro d’ogni tuo sospiro
Come d’Elba citata su ogni papiro
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