J’Accuse del venerdì 23 settembre: i pericoli della presa di Gerogia di Palazzo Chigi: sono Georgia, sono una madre, sono cristiana, sono “ Io la salvezzza”!
J’Accuse del venerdì 23
settembre: i pericoli della presa di Gerogia di Palazzo Chigi: sono Georgia, sono, una madre, sono cristiana, sono “ Io la salvezzza”!
Ci siamo mai chiesti perché la storia è corso e ricorso? Perché
puntualmente la storia ci ripresenta gli stessi spettri, mettendoci alla prova.
Oggi ne abbiamo di pericoli attorno e sono tanto insidiosi quanto impercettibili.
Quello che spaventa è la faciloneria con la quale i nostri prestidigitatori
riescono ad ipnotizzare e direi a narcotizzare la plebe. Questo vale sia per i
pericoli interni che quelli esterni.
Cominciamo col fronte interno: siamo oramai alla fine della campagna
elettorale e a guardare i contendenti politici ci viene da pensare se noi come
paese ricco di storia e di cultura, meritiamo un panorama partitico degno di
quello che dobbiamo avere. L’osservatore blasfemo che inorridisce nel valutare
le qualità umane, politiche e culturali dei protagonisti della campagna
elettorale italiana 2022, settembre 25, ha tutta la nostra comprensione. L’unico
modo per esprimere il nostro malcontento, ossia il nostro profondo disprezzo per
questa classe politica usurpatrice e servile è l’astensionismo e la scelta di
non legittimare questa ennesima commedia dell’arte di un sistema in crisi che
si autocelebra e si ripresenta con gli stessi personaggi e la stessa retorica
illusoria e mentitrice. Ma torniamo alla nostra Georgia. Ieri nel guardare dei
reportage in televisione sui suoi legami con Orban e Vox in Spagna c’era da rabbrividire.
Slogan e atteggiamenti riportano la nostra memoria a quell’Europa oscurantista
e ultranazionalista, responsabile un tempo di carneficine e efferate dittature,
in nome della conservazione razziale e religiosa. Si scagliono contro i più
deboli demonizzandoli a partire dagli immigrati, dai mussulmani…, e per finire
ai comunisti. L’unica frustrazione che hanno le destre è che il secondo
conflitto mondiale sia stato vinto dal “comunismo”. E’ quello che vanno
dicendo. Invece, proprio grazie a quella vittoria che l’Europa aveva goduto di
decenni di pace, di democrazia e di prosperità economica a scapito proprio dei
popoli della sponda Sud del Mediterraneo (e dell’Africa bacino da cui ricavare
risorse per il suo sviluppo) tanto demonizzati dalla Georgia, quando dice che “l’Italia
farebbe meglio a portare i venezuelani cristiani, anziché ad accogliere le orde
dei mussulmani e degli africani che arrivano dal Mediterraneo”. Bello
spirito cristiano e democratico Georgia! Ecco perché questo spirito è
condannabile soprattutto quando un paese come l’Italia, dalla storia antica e
dalla tradizione ben diversa dalle sue idee, non merita affatto lei al suo
governo. Lo stesso suo sostegno ad Orban s’inserisce in questa logica: se gli
italiani la voteranno massicciamente vuol dire che un problema di percezione
della democrazia esiste in questo paese. Direi ancor di più un problema di
memoria storica minacciata di revisionismo e di ritocchi e questo aveva
connotato in qualche modo la storia di questi decenni, in Italia: il “riscatto”
delle destre- che hanno già governato l’Italia per vent’anni- è una deriva inevitabile, che l’Europa
sanzionerà. La gente lo deve sapere ora. Le coscienze vive di questo paese non
permetteranno mai un rovesciamento di quella storia e di quei valori di libertà
e di democrazia fin qui raggiunti. La salvezza è di non votare soprattutto
coloro che vi porteranno solo miserie.
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