Nota del giorno 21/02/2023 sulla visita di Biden a Kiev- l'inzio dell'esclation
La visita di Biden a Kiev sembra l'ultima cannonata rimasta per sostenere il fantoccio Zelensky. La Russia, come ribadirà sicuramente Putin oggi nel suo discorso alla Duma, non arretrerà di un millimetro, pena la terza guerra mondiale dalla quale nessuno uscirà vincitore.
Però, caro Presidente Biden, non possiamo essere immolati alle desiderata imperialistiche della sua nazione. Abbiamo il diritto di dissentire o no? I leader attuali sembrano non rispondere più alle volontà popolari che le hanno elette e che rappresentano la stragrande maggioranza, assolutamente in disaccordo con la sua politica di guerra ad oltranza, ma alle logiche arbitrarie e per nulla dialettiche, della stessa adesione alla guerra. Questo clima d'intimidazioni e di minacce è il riflesso di un occidente in declino etico, politico ed economico, il quale attraversa il periodo più buio della sua storia, perché non è democrazia quella che impone agli alleati di aderire ad un progetto, sicuramente deleterio come la guerra, ma la vera democrazia è quella che lascia liberi i suoi attori nelle scelte fondamentali che riguardano la loro identità e la loro sicurezza. La guerra rappresenta non solo un pericolo mortale per noi che l'abbiamo alimentata con le nostre armi e politiche ma per l'intera umanità che non c'entra nulla con questo becero imperialismo.
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