J’Accuse del venerdì 4 agosto 2023 sulla grande questione etica nelle relazioni internazionali- Decadenza morale delle nazioni
J’Accuse del venerdì 4
agosto 2023 sulla grande questione etica nelle relazioni internazionali- Decadenza morale delle nazioni
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Incomincerei questo J’accuse
con questa famosissima citazione del filosofo Immanuel Kant:
“il cielo
stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”
E’ più che banale oggigiorno capire e percepire il vuoto morale che regna
nel mondo. Eppure ci siamo tanto illusi un tempo che l’umanità si stesse avviando
verso un’epoca di pace e di prosperità tra le nazioni. Ma quel che preoccupa
maggiormente è l’evidente decadenza morale delle grandi potenze che dettano
legge e diffondono l’attuale ordine internazionale. Se oggigiorno in ogni dove assistiamo
a conflitti bellici e a competizioni immorali per la leadership regionale, la
causa è squisitamente politica e morale: abbiamo delle nazioni aggressive che
trovano solo nella spogliazione e il dominio delle altre la propria ragione di
vita e le risorse necessarie per mantenere il loro tenore di vita, fregandosi,
come si è fatto finora, delle terribili conseguenze che avrebbe generato un
simile sistema agli equilibri naturali, climatici e, per non ripetere ancora
tale parola, politici. Il fatto che mi ha portato a scrivere questa breve riflessione
è ai avermi posto speso questa domanda: perché i miei J’Accuse hanno sempre
preso di mira coloro che si spacciano per essere il faro morale e democratico
del mondo? Sono nel torto? Quale il bene e il male in questo caos dove è
difficile distinguere l’uno dall’altro? Questa confusione cresce al crescere
delle voci dissenzienti e alle grida che provengono da ogni dove appunto. E’
difficile raggiungere una serenità di giudizio se non si hanno dei saldi valori
morali e una conoscenza approfondita delle questioni. Ma basta pensare che il
mondo è un tutto armonico ed è sempre l’uomo ad alterarne gli equilibri. Se
Kant ha scritto quella grande Massima è perché una grande ragione c’è: l’uomo
deve guardare a ciò che lo circonda con il rispetto e l’amore di chi ha creato
ogni singolo corpo animato o inanimato in questo universo. Se noi traessimo beneficio reciproco da chi ci
circonda e, oltre all’uomo, la natura ne è il più grande esempio, avremmo
stabilito una relazione durevole e sostenibile con essa. Invece quello che è
avvenuto è sempre stato connotato dalla distruzione, dalla violenza e la sopraffazione.
In tutta la storia degli uomini, questo conflitto si è acuito o attenuato
sempre in funzione della forza morale che guidava le nazioni. Più forte è stata
meno guerre e tragedie si erano prodotte. Insomma la stessa animalità che
connota gli esseri umani si azzera nei valori etici che generano l’intelligenza
e la sensibilità la personalità morale.
Noi abbiamo davanti un mondo impazzito e invasato. La forza morale di quell’America
che ha liberato il mondo dalle dittature nazifasciste dopo la seconda guerra
mondiale è venuta meno persino ai suoi figli. Se avete costruito un mondo dove
l’animalità domina l’intelligenza e la sensibilità, come potete pretendere di
governarlo? Quello stesso spirito americano che avete tradito, noi lo abbiamo
coltivato e siamo più liberali e democratici di quanto potete immaginare!
Guardate, guardate in girò per il mondo; fate una domanda: tutte queste miserie
e tutte queste guerre hanno un fondamento morale? Guardatevi allo specchio e
chiedetevi se un sistema umano può basarsi sull’arricchimento illimitato e
incontrollato, non lasciando agli altri di ché vivere e di ché sperare? La via
del progresso, quel progresso promesso, dove sta? Ricordo un certo presidente della
vostra stirpe che parlava che il capitalismo avrebbe prodotto tanti beni quanti
erano necessari per diffondere il benessere in ogni dove. Lo abbiamo mai visto?
Gli stessi sistemi industriali, finanziari ed economici adottati hanno creato
solo squilibri e miserie. E allora dove il fondamento morale che deve guidare
le vostre azioni? Senza un codice etico condiviso e delle regole morali comuni
a tutte le nazioni, ci saranno solo guerre, scontri e sopraffazioni, come
quelle a cui stiamo assistendo in Africa. L’uomo amorale, immorale è la rovina
del mondo e della stessa umanità e direi in conclusione d’ogni speranza.
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