J’Accuse sui incari intervenuti in quest’ultimi due anni di guerra in Ucraina. La truffa a danno dei lavoratori italiani e mondiali
J’Accuse sui incari
intervenuti in quest’ultimi due anni di guerra in Ucraina. La truffa a danno dei lavoratori italiani e mondiali
Bacco di Michelangelo - Il neo sulla guancia, la truffa, il realismo e i significati filosofici
Impossibile anzi è intollerabile che i rincari intervenuti in quest’ultimi
due anni da quando è scoppiata la guerra d’Ucraina siano solo dovuti al rincaro
e alla scarsità delle materie prime, cosa assolutamente vera ma anche dovute alla speculazione dei mercanti e dei mercati
che si sono riempiti le tasche a danno dei cittadini salariati e no. L’unico
dato sicuro è che il potere d’acquisto è
quasi sceso del 20 al 30, 40%, riducendo così il portafoglio a disposizione
delle famiglie, senza predisporre misure di compenso per i danni subiti. E’ una vera e propria truffa quella che
subiamo ogni giorno per colpa di una decisione assurda di sostenere la guerra
per quanto sia legittima e ne dubitiamo. La verità è che il coltello come
si usa dire: finché non affondi ancora nella ferita, non si potrà fare nulla di
fronte a questa dittatura dei nostri governanti. Le misure una tantum come
vengono chiamare rimediare a quest’anarchia dei mercati, non sono affatto
risolutive né sufficienti. Quel che occorra fare è aumentare gli stipendi e
salari proporzionalmente agli aumenti intervenuti, ridando quel potere d’acquisto
perso a seguito dei rincari. E’ giusto che sia così. Se ciò come dicono i
banchieri favorirebbe l’inflazione, allora bisogna trovare una scappatoia
perché davvero siamo alla grande truffa dei lavoratori e degli stipendiati,
colpiti proprio nel loro reddito e direi infine penalizzati per decisioni
politiche prese in maniera arbitraria e non democratica. La colpa è anche
dell’attuale classe sindacale per nulla
combattiva e servile nei confronti della classe politica attuale. Se le
prime decisioni del governo Meloni hanno colpito il welfare: reddito di
cittadinanza, sostegni alle famiglie, rifiuto di varare la legge del salario
minimo ecc, questo la dice lunga sui loro piani sociali ed economici: sappiamo
bene tuttavia che Meloni proviene da quella destra sociale che in qualche modo
le sue politiche sociali hanno sconfessato. La coerenza dell’incoerenza si
potrebbe definire. Come si può incentivare e migliorare le condizioni dei più
deboli solo immaginando e favorendo l’iniziativa economica e il mercato? Quel
mercato e quei mercanti che si sono in qualche modo arricchiti- e mi riferisco
a queste categorie fortunate- , salvo il periodo buio della pandemia, degli
incentivi, della mancanza di un controllo fiscale e perfino direi della giungla
creata dalla delocalizzazione e dello smantellamento dei diritti sociali e
sindacale avvenuto in questi decenni. Ridate, quindi, alla classe operaia il reddito
rubato con le guerre e le speculazioni conseguenti, altrimenti saranno le pance
vuote e riprenderselo al momento opportuno.
Commenti
Posta un commento