J'accuse del lunedì 18 settembre 2023 sulla Saga Orfeo e la peste, presentazione 20 settembre alle ore 17.30
J'accuse del lunedì 18 settembre 2023 sulla Saga Orfeo e la peste, presentazione 20 settembre alle ore 17.30
Se tornassero un giorno gli eroi e i grandi interpreti dei tempi passati e vedessero con i loro occhi ciò che abbiamo provato e proviamo, vale a dire i mali e le tragedie dei nostri tempi? Quella peste che simboleggia le insidie e i drammi che viviamo. E allora sì che occorre inventare una macchina del tempo per poter consentire a questa commedia dell’arte d’esistere. Questo genio poetico e narrativo sorge da questa necessità d’interpretare la poesia dell’impossibile dove è consentito sorvolare i cieli più alti ed incontrare quelle realtà e quegli eventi che hanno connotato la nostra vita nel bene e nel male. Ai grandi maestri della poesia e della letteratura la parola per ricomporre e rivedere i loro versi alla luce del nostro presente così appassionante e così pieno di sfide. “ Sono io il poeta sconosciuto o Shakespeare! Così iniziò la Saga per dare il via a questo viaggio immaginario nel tempo e nello spazio e consentire a Romeo e Giulietta di tornare in vita per testimoniare a noi che solo con l’amore e il rispetto si possono vincere le tentazioni e i sentimenti bassi che generano le incomprensioni e le guerre. Nella Saga Orfeo e la peste Romeo, per volontà del poeta sconosciuto, viene tramutato in Orfeo, l’eroe poeta incantatore che col suono della sua lira addirittura fa fermare le acque dei torrenti e gli uccelli più diffidenti. Orfeo messosi sulle ali del meraviglioso Pegaso, s’imbatte in Shakespeare, Padre di Romeo e Giulietta. Egli gli chiede di far parte della compagnia che compierà il viaggio. Orfeo subito accetta. Così la fiaba comincia col sorvolo della mitica Manica verso la terra di Viktor Hugo…
Gli incontri saranno tanti e ognuno carico di poesia e tavolta persino d’ironia. Sì quell’ironia che ciascuno usa per alleggerire l’atmosfera dove di volta in volta Pegaso li fa conquistare con i suoi ali e il suo estro. E che ne dite di una Firenze dove Dante ritorna a verseggiare sulle rive dell’arno, nei tempi della pandemia? O di una Roma dove Ovidio riviene dall'aldilà per decantare i suoi piccanti versi d’amore. Ma il Carme di Shakespeare davanti al Senato della Repubblica italiana è il momento più alto della Saga dove i senatori in preda alla paura e agli inganni devono decidere se appoggiare la guerra in Ucraina o favorire un clima di concordia e di pace.
Vi aspetto numerosi.
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