Il satiro e il tesoro nascosto
Giace il verso
Nelle anfore del tempo
Come un tesoro immerso
Nel profondo abisso
A ricordare ogni danza
Ogni guizzo ilare
Ogni attimo ha la sua ansa
Qual dolce focolare!
Affiora il mio verso
Sulla punta delle schiume
E ravviva l’animo
disperso!
Col suo dolce lume..
Ad ogni risveglio la sua
rotta
E la sua estasi perenne
Come il satiro mi rivenne?
sull'ala mai dissolta
Germogli, germogli o raggio !
Nel mio cuore...
Come il fiore di maggio
A cullare le ore...
E quel satiro dentro il mio
universo
Attende la mano del
pescatore
Quando nella più bella
delle aurore
Rispunta come un mentore
ancor più incantevole e inteso
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