Infanzia calpestata. Poesia ai bambini di Gaza
Ai
bambini di tutte le guerre, e a quelli di Gaza in particolare, vittime di un genocidio programmato
Premessa alla Poesia:
quel che è estremamente increscioso è questa strisciante ipocrisia: noto nelle televisioni pubbliche e private tante falsità e spirito di servizio verso le cause, direi disumane. cioè quelle che stanno disumanizzando la nostra povera umanità. Così ieri ho potuto osservare dalla 7, televisione privata, in particolare nel programma Piazza pulita di Corrado Formigli. Alle accuse formulate della Relatrice ONU per i Diritti Umani Francesca Albanese, che saluto, contro il Genocidio in atto, replicano il giornalista Antonio Di Bella, storico Inviato Rai negli USA e Corrado medesimo. Insomma si difende l'idea che Israele sia un "paese democratico" e gli altri no! Cosa assurda, quando i crimini perpetrati davanti a noi della popolazione civile di Gaza, non possono che essere opera degli orchi, ma nemmeno direi di esseri umani con un cuore e una sensibilità umana. Alle tesi veritiere della Albanese, che ringrazio, Di Bella fa le sue smorfie di disaccordo come se volesse smentirla o dimostrare che tutto quello a cui stiamo assistendo è normalità, diritto d'Israele, STATO DEMOCRATICO, ad uccidere chiunque ritenga pericolo per la sua sicurezza. Insomma più che dibattito, sembrava una battaglia persa per le cause giuste, quelle umanitarie che difende la Funzionaria ONU per i diritti umani. Siamo di fronte ad un esercito di mercenari pronti a sbranare chiunque dica qualcosa contro Israele. Persino la RAI si è appiattita e censura chi grida a fermare il genocidio come nel caso del cantante Ghali che ha coraggiosamente detto la verità. La RAI lo smentisce e obbliga la Venier, conduttrice italiana, a leggere il Comunicato di solidarietà ad Israele. Potete immaginare il resto…
Piange o mio cuore!
Per ogni ferita e folgore
e i lutti infiniti e
inenarrabili
Per queste ore ipocriti orribili
di questi bambini
lacerati
dagli sguardi impauriti
Angeli stuprati dal "popolo della luce"
Nel buio! Al quale l’invasore
conduce…
e le menti malate di
questi illuminati
eletti, democratici ma assassini
Potenti, esaltati, finti
e inclini
Alla morte, alla
dannazione si sono ispirati
Ma tale atroce sorte
troveranno
Canta loro la fine su
ogni scranno...
Nel loro ispido raccolto
Rifletti ora o dolce volto!
Una lacrima che brilla
come il sole
Nelle tenebre dei
cunicoli
Nei mesti racconti
ridicoli
L’infanzia è la più sacra
delle parole
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