J’Accuse dell’8 marzo 2024 : la democrazia come comune denominatore e pratica comune nei fatti politici e bellici salienti del contesto interno e internazionale
J’Accuse dell’8 marzo
2024 : la democrazia come comune denominatore e pratica comune nei fatti politici
e bellici salienti del contesto interno e internazionale- Un’analisi dalla
Puntata di Corrado Formigli di Piazza Pulita del 7 marzo 2024
Se la democrazia non si riflette nei discorsi, nelle partiche e nello stesso rispetto concreto dei diritti umani, civili e politici dei cittadini in un insieme di nazioni, tale presunta democrazia è solo finta, messa lì nella vetrina per giustificare abusi e prevaricazioni: una finzione come gli stati occidentali amano raccontare e auto referenziare le loro pratiche democratiche e la stessa democrazia che viene eretta a sistema di valori assoluto e irrinunciabile e presa a parametro per osannare o denigrare i loro nemici politici. Così ieri sera guardando l’interessante puntata di Piazza Pulita mi sono ispirato a scrivere quest’articolo sulla democrazia. Devo rendere innanzitutto omaggio al giornalista Corrado Formigli, senza tuttavia risparmiargli qualche critica. E’ uno dei pochi giornalisti italiani a denunciare il genocidio in atto a Gaza e fare un giornalismo autorevole e indipendente, un genocidio in cui l’occidente democratico è compromesso fino al collo, con il sostegno politico, propagandistico e militare allo stato ebraico. Il tema della guerra contro Hamas, ovvero la Resistenza Palestinese nel suo insieme, apre la puntata, data la sua gravità e le forti contraddizioni e ripercussioni politiche ed economiche che ne scaturiscono. Egli si domanda in un monologo iniziale: “fin dove la vendetta dello stato ebraico può arrivare, dopo aver distrutto un’intera città e ucciso decine di migliaia di palestinesi? Poi racconta con le immagini l’orrore e la desolazione inenarrabili: l’ultima strage dei 100 palestinesi in fila per avere un po' di farina. L’esercito ebraico ha sparato ad altezza d’uomo contro i civili in coda per un pezzo di pane. Dice che Netanyahu ha oltrepassato ogni limite di disumanità, ogni bonus, sebbene lo stato ebraico è l’unico stato democratico della regione medio-orientale. Democrazia? Mi sono domandato. Ancora si parla di democrazia? Inoltre, il Formigli specifica che gli stati che circondano Israele sono delle dittature militari e religiose, ma non dice il perché sono così. Non ricorda il povero Formigli agli spettatori gli squilibri e gli interventi militari dell’occidente che hanno destabilizzato Iraq, Siria, Libano, Libia e Egitto; dell’Assassinato presidente Morsi, eletto democraticamente dal popolo egiziano? Tanto i Fratelli mussulmani non interessano all'occidente anche se sono eletti democraticamente! Insomma a me è parso un passaggio lacunoso questo quando ha parlato dello stato ebraico come unica" democrazia". In verità è per colpa d’Israele che le guerre sono scoppiate e non finiranno mai di scoppiare in Medio-oriente. Ed è questa la grande responsabilità dell’occidente: l’avere generato con proprie armi e sostegno politico uno stato che propugna l’Apartheid e la supremazia degli ebrei contro gli arabi; uno stato composto da ebrei dell’Europa orientale e da ogni dove che non hanno mai conosciuto la cultura democratica, né tantomeno il rispetto dei diritti umani.
In un passaggio successivo che vede l’intervista alla neoeletta Presidente
della Sardegna Toddu, rimango davvero sbalordito per le capacità politiche e
oratorie della Vice di Conte. Usa un linguaggio chiaro e descrittivo, quasi
fotografico dei temi di cui parla e ogni volta riesce a sfondare nell’idea
propugnata. Si autodefinisce una donna di sinistra e quello che le rende onore
e che proviene da una famiglia antifascista, il contrario della Meloni, proprio
queste origini e il contesto culturale connotato dai valori politici e sociali
di quella sinistra ideale, oggi in disfatta, ne fa un’icona, quasi una speranza
per la sua rinascita e il rilancio del M5S a guida di questo mondo così
complicato e così complesso. Insomma, il professor Conte ha scelto bene la sua
vice che, a mio avviso, supera nell’intelligenza politica le sue avversarie Schlein e Meloni.
Però alla Toddu, così come ho fatto con Corrado, vorrei dirle due cose: la
prima è che il suo giudizio sul primo M5S è davvero scorretto: lei è salita sul
carro grazie al traditore Di Maio che aveva costruito quell’orrendo M5S con la
sua campagna di acquisti Vip, personaggi famosi e giornalisti, dal Garrone all’Ufficiale della Marina, De falco e altri, che li diedero le spallate, un M5S non democratico, a diversità del
primo che lei ha criticato, dicendo che non ci avrebbe mai aderito. Insomma
grazie ai nostri voti e alla nostra stessa militanza, ci troviamo oggi a farsi
trattare come inappropriati, allorché il principio stesso di democrazia
e d’uguaglianza incarnato dall’"uno vale uno" è stato tradito da chi ha trasformato
il Movimento grillino in un partito politico chiuso, elitario e monolitico. Peccato! L’ultima
domanda del Formigli alla Toddu ha un po' svelato un aspetto politico che non
condivido. Alla domanda cosa pensa della Meloni? Lei risponde ovviamente che le
diversità e i modelli sono quelli che sono, ma dice, e questa la cosa che le
rimproverò: "accanto a quelli che non condivido, ci sono degli aspetti della
Meloni che sono positivi: apprezzo il suo percorso politico, ovvero come lei è riuscita a costruirsi la sua leadership,
da quando entrò a far parte del governo Berlusconi, tra l’altro. Insomma che cosa ha edificato la Meloni a cui non si può mai dire no, nemmeno una critica? Nel partito Fratelli d’Italia dove regna la
figura del Capo Meloni e i suoi fidati, famigliari e amici, si è davanti ad un partito
monolitico che non ha rinnegato ancora il suo passato molto discutibile…, Cara Toddu di quale
leadership parli? Se la democrazia è partecipazione e l’uno vale uno, che, tra l'altro, hai
criticato del primo M5S, come si possono fare affermazioni del genere?
L’intervista del bravo Formigli continua con la Schlein. Devo dire che ogni volta che la vedo
mi domando cosa lei pensa dei crimini perpetrati dallo stato ebraico? Che cosa
ne pensa davvero, aldilà della retorica d'occasione ? Finora le sue condanne sono state blande e non del tutto
chiare e nette. abbiamo visto i vuoti appelli al Cessato il fuoco! Cosa hanno dato? Avrei voluto che queste critiche fossero dure, che lei radunasse gli italiani
nelle piazze a condanna di Netanyahu e del suo regime non democratico e rispettoso dei diritti umani tanto cari alla tua finta sinistra. Lei che
si autodefinisce ancora democratica? Questa guerra così come quella d’Ucraina, hanno svelato
di quale midollo è fatto il PD e la sua Leadership: un partito che non
rappresenta la gente ma interessi e cupole finanziarie e bancarie. Avete
allontanato da tutti voi la povera gente, i lavatori di questo paese che sono
stati ammagliati da Salvini e dalla Meloni; come potete definirvi di sinistra e
per giunta un partito progressista? Questa governance del PD è stata sbagliata
sin dalle origini e che l’ha ideata e voluta ha dato il colpo di grazia non
solo al partito ma alla stessa democrazia italiana, dato che chi governa in Italia
sono le destre neofasciste e populisti che non hanno nulla a che vedere con la
storia democratica e i valori costituzionali dell’Italia. La democrazia come
comune denominatore, si direbbe, è lo specchio, delle azioni, ma anche degli
eventi bellici che connotano il nostro tempo. Le guerre non sono quella
malattia della democrazia, che ne segna la decadenza e le criticità?
Il nostro sostegno al Candidato D'Amico per la Presidenza della regione Abruzzo è incondizionato e rientra, infine, nel comune denominatore della vittoria contro l'Asse delle destre neofasciste. Agli abruzzesi quest'onore di rilanciare il paese verso un nuovo orizzonte che gli ridia lo smalto e il carattere amato e illustre di un tempo.
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