J’accuse del 23/07/2024 sulla farsa del ritiro di Biden e la candidatura di Kamala Harris

 

J’accuse del 23/07/2024 sulla farsa del ritiro di Biden e la candidatura di Kamala Harris

 




Dopo aver trascinato il mondo nella guerra contro la Russia e i palestinesi, Biden si ritira ma solo per ora poiché egli rimarrà ancora presidente fino a novembre. Che rovine lascerà al suo successore e quale smalto di un’America che brilla solo nelle stanze dei suoi poteri occulti e oligarchici. Ora tutto si può credere e men che meno la candidatura di un altro Obama al femminile. La Kamala Harris ingloba in se stessa e nella sua storia l’emigrante di successo che ha trovato e saputo interpretare quel “Sogno americano” che sta diventando sempre di più un “Incubo americano”. E’ un fallimento generale e generalizzato di una civiltà del capitalismo sfrenato, del consumismo alla faccia della terra e dei popoli più poveri, costruita sulle ricchezze e sullo sfruttamento intensivo delle risorse del pianeta senza alcun rispetto per le altre nazioni e senza alcuna giustizia ridistributiva ed egualitaria. L’America dei forti e dei ricconi da Bill Gates, Rothschild e delle famiglie ebraiche che ne controllano il destino e le politiche interne e internazionali. Sono le lobby che nolente o volente hanno l’ultima parola nelle decisioni che connotano la guerra e la pace in America e nel mondo. E quale democrazia e democratici esistono in America? Se il sangue versato di decine di migliaia di palestinesi tra bambini, donne e anziani immolati con le armi fornite dalla loro nazione democratica all’esercito d’occupazione israeliana? Come possiamo credere al mito della democrazia americana e allo stesso sogno di cui la Harris sembra portatrice? Sono parole al vento, discorsi come quelli sentiti ai tempi della candidatura d’Obama e abbiamo visto le delusioni e le promesse disattese. Con il “Yes we can!” Obama ha illuso il mondo e direi, in definitiva, ha mentito al mondo perché l’America è peggiorata con i suoi due mandati. Abbiamo visto le derive in cui è finito sempre per colpa del suo celeberrimo e incapace Vice Presidente che oggi si è finalmente ritirato dalla corsa all’elezione del Presidente, per un secondo mandato. Gli interrogativi rimangono sulla verità e i risultati catastrofici delle sue politiche: avevamo mai bisogno di fare una guerra contro la Russia per delle pretese senza senso né fondamento giuridico e storico, tranne le pallide argomentazioni del sostegno ad un popolo aggredito, ma vittima prima di tutto di quel piano sovversivo di cui se ne sa ben poco o non se ne vuole sapere nulla. Insomma la Kamala sarà la medesima bufala Obamiana. L’ultima invenzione dei democratici americani, che non meritano ovviamente tale attributo, in preda al tycoon Trump, definito dalla Harris a ragione come un vero truffatore, sempre deciso di riconquistarsi la poltrona persa quattro anni fa. Col suo probabile ritorno andremo sempre verso nuovi scontri. Ve ne parleremo nel prossimo J’accuse.

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