J'Accuse i disatri dell'Amministrazione Biden e i loro influssi sull'avanzata dei nazional socialisti europei

 

J'Accuse i disastri dell'Amministrazione Biden e i loro influssi sull'avanzata dei nazional socialisti europei

 



Chi può negare che l’epoca Biden ovverosia quella di tutti i presidenti democratici sia stata caratterizzata dalle guerre e dall’inasprimento della tensione sugli scacchieri più dolenti e sensibili del pianeta. Se l’intento fosse stato quello di difendere la libertà, la democrazia e  i diritti umani, e in definitiva lo stesso imperialismo americano, il cui declino è sotto gli occhi di tutti, le conseguenze politiche e militari sono state disastrose per sia sul piano etico, sia sul piano economico e sociale e in definitiva sia sul piano della difesa dei diritti umani e del rispetto degli stessi diritti primordiali riconosciuti da tutte le convenzioni internazionali e dallo stesso statuto dell’ONU e dalla Dichiarazione Universale dei diritti umani del 1948. La guerra in Ucraina e quella in Palestina sono la prova fumante delle contraddizioni, dell’incoerenza e delle violazioni dei diritti perpetrati sia dagli israeliani a danno dei palestinesi sia dalla stessa logica bellicista e intransigente portata avanti dall’Occidente per contrastare la Russia. La caduta di Biden nei sondaggi e le stesse figuracce e andamento negativo sugli indici la raccontano lunga su questa vicenda incresciosa e deleteria della storia politica americana in relazione alle vicende politiche che vedono l’avanzata e la conferma dei partiti neofascisti e tradizionalmente filo-russi. Se i liberali e democratici europei non sono riusciti a togliere una fonte di consenso e di rivalsa a questi Movimenti dell’estrema destra, questo va addebitato proprio a quello spirito di subalternità e di sudditanza politica verso un’America Bideniana rea di aver snaturato le democrazie europee togliendole ogni capacità e autonomia politica, mettendole tutte in riga sotto i suoi ordini, non concedendole il dovuto rispetto e la sacrosanta libertà nel valutare le soluzioni politiche opportune e necessarie per risolvere il problema ucraino. Questo si spiega col fatto che chi come Biden si sente investito della missione di rappresentare e incarnare la libertà, alla fine ne diventa il nemico più acerrimo, in suo nome e senza rendersene conto. La crescita dell’Estrema destra in Francia e in Italia è anche un frutto velenoso di questa politica imperialista e per nulla al fianco delle forze sociali e democratiche che sono il vero anticorpo al fascismo e alla dittatura. L’America, qualunque matrice politica interpreterebbero di volta in volta i suoi presidenti eletti, se non difende quelle forze politiche sane dell’occidente, si dovrà sempre confrontare con i fascisti e ahimè questa volta sono dentro il paese e Trump ne interpreta in qualche modo le rivendicazioni e le politiche finora intraprese. Il conflitto ucraino, come ha chiesto ieri il presidente Orban a Zelensky va fermato. Va concordato un Cessate il fuoco e agli europei di trovare un Accordo politico con la Russia. Basta con l’intransigenza portata avanti finora dai falchi Bideniani. Il vostro è un suicidio politico celebrato dai nuovi fascisti delle vostre nazioni.

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