J’Accuse del venerdì 23 agosto 2024: Il sogno americano e Kamala Harris ultima trovata dei democratici americani
J’Accuse del venerdì 23
agosto 2024: Il sogno americano e Kamala Harris ultima trovata dei democratici
americani
A quanti si aggrappano al sogno americano dico che questo concetto è una mera
illusione e lo dico col cuore in mano essendo anche io un credente e un
sostenitore di tale sogno sin dalla mia prima gioventù. Che cosa vuol dire questo
concetto? Lo possiamo definire in mille modi convergenti: libertà, rispetto dei
diritti umani, uguaglianza delle opportunità, conquista del benessere e dello
spazio per migliorare le condizioni umane nel mondo, progresso umano sociale,
scientifico diffuso, rispetto del diritto internazionale e del diritto delle
nazioni. Insomma sono tutti concetti e principi sui quali possiamo convergere e
dire che siamo totalmente in sintonia con tali ideali. Ma quel che vediamo oggi
in America e nel mondo ci dice che gli americani non hanno capito nulla del
loro paese e che quel che vedono e credono non corrisponde non corrisponde assolutamente
agli ideali e ai principi sopramenzionati. Quel che viene subito a galla è la
distanza abissale tra la leadership americana e il popolo americano, perché
esiste un personale eletto al comando che formula ed esegue politiche interne e
internazionali e un’opinione diffusa nel paese assolutamente divergente con
quest’ultimo. Lo abbiamo visto durante le proteste contro il genocidio dei
palestinesi a Gaza, represse con la polizia, lo vediamo nelle colossali disuguaglianze
nella società americana tra ricchi e poveri, nei conflitti inter-etnici e
razziali, nei conflitti d’interessi tra gli stati federali e nello stesso
sistema elettorale con il quale viene eletto il Presidente della Repubblica del
Stati Uniti d’America, dove ogni stato ha un numero di grandi elettori non
proporzionale alla sua popolazione ma formulato secondo l’importanza e gli
stessi rapporti di forza forgiati con il tempo tra le diverse entità federate
dello stato americano. Insomma, quel che vi voglio sottolineare è l’idea semplice
e tangibile che esiste una profonda incoerenza tra ciò che costituisce il
fondamento costituzionale e morale degli USA e ciò che avviene oggi nel paese e
nel mondo. Se noi fino ad un mese fa abbiamo assistito ai disastri combinati
dal Presidente democratico Biden in politica estera (per non parlare dell’interno),
ci rendiamo conto della grande disillusione che si cristallizza davanti a noi.
Abbiamo dei predicatori della democrazia, nella fattispecie quella leadership
del Partito Democratico americano, che mente a se stessa per i fallimenti, i
disastri in politica estera e questa costante, parziale e rovinosa progettualità
che non possiamo assolutamente associare come inizialmente ho detto agli ideali
del concetto del sogno americano. Kamala Harris è un prodotto di questa classe
politica, di quel illusorio motto d’Obama“Yes we can” che diventa “ Yes She can”,
e che in definitiva lo definirei “No body can, if we don’t change ourselves
before we change the world” “ cambiammo se stessi prima di cambiare il mondo”.
L’America spettatrice e autrice delle miserie e dei genocidi nel mondo dovrà
darsi una scossa all’interno ed è in definitiva il popolo americano a doverla
prendere questa grande decisione, non i soliti notabili del Partito democratico
o quello repubblicano al servizio dei poteri forti e delle lobby americani.
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