J'Accuse della domenica 15 dicembre 2024 su Atreju, una commedia dell’arte dei fratelli rivancisti delle destre nostrane
J'Accuse della domenica 15 dicembre 2024 su Atreju, una commedia dell’arte dei fratelli rivancisti delle destre nostrane
Che cosa Atreju? E’ uno dei protagonisti del romanzo di Michael Ende La storia infinita, insieme con Bastiano e Fùcur. Appartiene al popolo dei Pelleverde e la prima parte del libro è quasi interamente dedicata al suo personaggio. Poco dopo la sua nascita, egli perse i suoi genitori, infatti, uccisi da un Bufalo di Porpora. Da quel momento, il bambino "Atreju" venne allevato da tutti gli uomini e le donne Pelleverde e, per questo, è stato chiamato Atreju, che tradotto nella Grande Lingua significa "Figlio di Tutti". Ora osare traslare quest’idea del "figlio si tutti (Atreju)" nel contesto politico attuale dei Fratelli d’Italia è tanto audace e contradittorio quanto irreale. Purtroppo quello che abbiamo visto finora è una involuzione autoritaria - ( che non rispetta lo spirito antifscita della costituzione repubblicana) - delle istituzioni politiche nazionali fatta di leggi di miopi, decreti di governo che non mirano ai veri problemi del paese, che passano senza un dibattito parlamentare ( varati col voto di fiducia), con nomine agli enti economici statali, con l’occupazione di Mamma Rai, con la repressione delle proteste studentesche e operaie, con il sostegno allo stato israeliano e al genocidio dei palestinesi e degli arabi in Medio-oriente, con l’occupazione delle istituzioni culturali e il bavaglio ai giornalisti fatto di intimidazioni e di querele, con il non varo del salario minimo agli operai e, per contro, l’aumento degli stipendi dei ministri non eletti, con una politica fiscale che mira a mantenere alta la tassazione dei redditi dei dipendenti, salariati e che non persegue con rigore la lotta all’evasione fiscale, la cui fonte principale è il lavoro autonomo. Insomma tutto quest’elenco di fatti e comportamenti non si adiscono a Atreju e non possono essere rappresentative di un personaggio che si presta ad essere un figlio di tutti. Quando noi, andiamo ad analizzare la storia del partito dei Fratelli d’Italia e la sua stessa identità politica. Lo stesso luogo scelto per il suo svolgimento ci riporta indietro ad un pezzo della storia del ventennio fascista: il 28 ottobre 1934 si svolse un raduno, una specie di congresso del Partito Nazionale fascista. Mussolini. nella foto del presente articolo, fa il saluto romano agli atleti in Circo Massimo. Dietro di lui Starace e il Sottosegretario di Stato Valle, con altre autorità. Sotto il palco alcuni appartenenti al Partito. L'evento si svolse in occasione dell'anniversario della rivoluzione fascista e dell'inaugurazione della nuova via del Circo Massimo.
Ora lo slogan: “Siamo tornati!” è ben significativo. Non ha bisogno d’ulteriori commenti. Se ne capisccono subito il senso e la simbologia. Tutto il folklore politico messo su in questa circostanza ci dà l’idea che tutto questo sia strumentale e fallace: persino la stessa idea di dialogo e confronto politico che si suol diffondere attraverso Atreju. Se noi andiamo ad osservare che lo stesso paese è governato come ha detto Aldo Cazzullo da un gruppo di amici e parenti che non supera l’orizzonte di un quartiere della nostra capitale, la cosa ci dvrebbe far preoccupare 0 per lo meno riflettere.
Oggi, nella giornata di chiusura l’affondo della Meloni contro le opposizioni. Quali opposizioni? La Schlein, che vota con lei l'invio delle armi in Ucraina ed è espressione dei poteri forti? Le replicherei. Peccato! Lo stesso Landini è finito nel suo mirino, perché ha osato parlare di rivolta sociale. Ebbene, condivido l’idea ma è un’utopia, perché solo la fame porterà gli italiani a ribellarsi contro le istituzioni e i partiti politici. il popolo italiano osanna oggi la presidente quanto un tempo, nel lontano ventennio, quello stesso popolo era incantato dai progetti e dai sogni del Duce. Ad ogni popolo il governo che si merita.
Commenti
Posta un commento