J’Accuse del venerdì 21 Febbraio 2025 l’ora buia dell’affossamento delle democrazie europee

J’Accuse del venerdì 21 Febbraio 2025 l’ora buia dell’affossamento delle democrazie europee. Il ritorno del nazismo?






Che effetto fa il fatto che un Vice presidente americano, della presunta prima democrazia del mondo occidentale, appena eletto, si sia recato a posta, il 14 febbraio del mese corrente, a Monaco in Germania, ignorando apposta l’attuale Cancelliere, Olaf Scholz, al fine di dare tutto il sostegno morale e politico al Capo del partito neonazista NEONAZISTA Alice Weidel, in vista delle imminenti elezioni politiche tedesche? E’ una vera e propria doccia fredda per le democrazie europee, ma anche un segnale chiaro dei tempi che stanno cambiando, cestinando tutti i valori finora difesi della libertà e del rispetto dei diritti dell’uomo. E’ un paradosso che non viene capito subito come un fatto normale da chiunque abbia una conoscenza storica dei fatti e dello stesso stato psichico collettivo che può portare individui e collettività e istituzioni elette a rinnegare persino la propria storia, adottando quella dei valori razzisti e fascisti che avevamo combattuto per decenni. Come può una classe dirigente di un paese, baluardo e guida delle democrazie, ribaltare i destini del mondo e mettersi contro la propria storia e gli stessi componenti etnici e politici che la compongono. Il fatto di esortare e sostenere le forze estremiste e reazionarie in Europa, quelle stesse forze che hanno valori identici a quelli dell’Asse Nazifascista, che aveva provocato la più grande guerra che l’umanità abbia conosciuto e che sono in realtà gli eredi e i continuatori di quelle rivalità e follie ideologiche e nazionalistiche che avevano infiammato e diviso il vecchio continente non solo nella prima metà del novecento, ma persino nei secoli passati quando i nazionalismi europei erano sempre impegnati in guerre politiche e territoriali. La verità è che siamo in un periodo chiave della storia non solo europea ma anche mondiale. La ri-affermazione, per via democratica, di un presidente americano che ha idee e progetti imperiali antitetici a quelli dei suoi predecessori: di un’America censitaria e fiscale per quanto riguarda la gestione e il mantenimento dell’ordine mondiale, la dice lunga sulla destabilizzazione che si profilerà davanti a noi nei mesi e anni a venire. Quest’approccio non si capisce quando si esaminano azioni come quella di Vance, Vice presidente, che va ad aizzare i nazisti tedeschi contro lo stato federale o quelle di Musk che raduna tutti i fascisti d’Europa per creare un asse di un’Europa grande” da strumentalizzare nelle nuove politiche Trumpiane in Europa e nel mondo. E’ un paradosso e più che altro un gioco pericoloso che non si capisce ma le cui conseguenze saranno più disastrose della stessa assurda guerra Ucraina. Appunto questo conflitto che i democratici europei e americani, con a capo l’ex Presidente Biden, lo Zio Joe e la stessa leadership europea attuale dimissionaria o meno, abbia aiutato in maniera decisiva e più di qualunque fenomeno culturale o politico, il ritorno dei nazionalisti e dei nazifascisti europei. La sconfitta è triplice: è una sconfitta storica perché la ri-affermazione delle forze nazi-fasciste rappresenta un fallimento morale, culturale, umano e politico; è una sconfitta militare perché questa guerra è il frutto di quelle idee espansionistiche ed egemoniche che sono state chiaramente sconfitte dalla Russia Putiniana e infine è una sconfitta ideale perché il mondo che ci troveremo davanti sarà un mondo di orchi che una volta si saranno mangiati i più deboli, incominceranno a farsi la guerra tra di loro e periranno anche loro dello stesso odio che li ha genarti. Fra qualche anno Trump e i suoi non saranno più al potere in America, in virtù delle stesse trasformazioni inevitabili e drammatiche che avverranno nella stessa società multietnica e pluralista americana, ma noi avremo davanti le macerie sociali, politiche, economiche e morali che saranno lasciate dalle loro politiche. La guerra in Ucraina andava fermata sin dal suo sorgere. L’idea come più volte ho ribadito della guerra ad oltranza, aveva esasperato i popoli, le economie dei paesi occidentali e aiutato gli estremisti a crescere nei consensi contro i governi e i partiti democratici e borghesi al potere nei principali governi europei. E’ mancato direi un senso di lungimiranza politica e realismo politico che non doveva portare alla frattura e al taglio dei ponti e delle relazioni commerciali, economiche e politiche con Mosca. Oggi i veri vincitori sono quelli come ln Germania  Alternative für Deutschland si stanno proclamando difensori della Patria e del popolo e che molto probabilmente domenica 23 febbraio, nelle elezioni parlamentarie, avranno un consenso mai sognato finora o altrove come in Italia, la Meloni che porta le stesse idee estremiste, oscillando dalla democrazia al suo opposto, in Ungheria come Orban che vorrebbe seppellire vivi i migranti e gli stessi suoi oppositori…ecc, e che sono pronte a levare lo stendardo del nazionalsocialismo e a riaprire ciascuno rivendicazioni e questioni politiche, sociali, razziali e territoriali che sconvolgerebbero l’intero continente europeo. Si sta giocando con il fuoco e gli acrobati e i clown sono dei nuovi Zelensky all’opposto. Sono emersi frustrazioni, visioni e progetti totalmente opposti, proprio perché l’uomo non impara mai dalla sua storia e i folli come Vance e gli estremisti europei ritornano a flagellare questa indolente, stanca e fragile umanità.


Commenti