J’Accuse sul nuovo ordine mondiale dalle macerie delle guerre al "nuovo fascismo" ( cammuffato come difesa degli interessi nazionali) guidato da Trump e il suo Cerchio magico

 

J’Accuse sul nuovo ordine mondiale dalle macerie delle guerre al "nuovo nazionalismo/ fascismo, guidato da Trump e il suo Cerchio magico

 





Premessa

Era chiaro che la guerra d'Ucraina non poteva continuare all'infinito e che Trump e i suoi, una volta ritornati alla Cas Bianca avrebbero servito loro le carte ai guerrafondai europei e allo stesso Zelenzki, e l'avrebbero fermata perché troppo costosa e rischiosa per la pace internazionale. L'incontro del 28 febbraio alla Casa Bianca è ben significativo di quello che si vuole vuole da parte americana: avere le terre rare in cambio dell'aiuto militare dato. Ma chi l'ha voluta questa guerra? Chi l'ha voluta proseguire con ogni mezzo? Sono stati soprattutto gli americani di Biden e gli europei a Parigi, Berlino e Londra. Ora vogliono la torta ucraina tutti, ma non ce ne per tutti sia gli americani di Trump, sia l'Europa sia Putin non vogliono rinunciare a qualcosa perché la pace sia conclusa.

Articolo

L’assalto, o preferirei, la Marcia sul campidoglio di 5 gennaio 2021 rimarrà una pietra miliare nella storia della giovane Democrazia americana, perché è stata un segnale importante dei tempi che cambiano e del malessere e la profonda crisi economica, sociale e politica che aveva investito non solo l’America , ma il mondo intero. Non ci si è accorti abbastanza allora della sua gravità eppure chi doveva capirlo, ossia i responsabili dell’altro campo dei democratici, ne hanno sottovalutato il simbolismo e la portata, credendo che con i processi e le condanne ai rivoltosi marciatori, si sarebbero arginati tali insidie e pericoli contro la loro incompiuta e fragile democrazia. In quel contesto, la vittoria di Biden, affiancato dall’allora ex presidente Obama, senza il quale non ce l’avrebbe mai fatta, doveva servire a ricostruire il paese profondo e riprenderselo dalle mani sordide degli estremisti americani: proprio quel Countryside trascurato umiliato e spesso arrabbiato contro un Establishment troppo incline verso politiche liberalizzatrici e marginalizzartici dell’economia e della Cultura profonda degli Stati d’America è stato il bacino del consenso elettorale Trumpiano e lo rimarrà poiché il Re della Casa Bianca li ha promesso che avrebbe reso l’America grande ancora e che i loro prodotti saranno più competitivi sul mercato americano dopo l’adozione dei dazi contro l’Europa e la Cina. Tutte queste rivendicazioni erano già state avanzate e i presidenti democratici americani da Clinton, ad Obama e finendo a Biden sapevano già dell’importanza di un tale elettorato e dell’esigenza di una profonda riforma delle tariffe e delle stesse regole che regolamentano le relazioni e gli scambi commerciali con l’Europa e la Cina. Non si è fatto nulla su questo fronte o quasi nulla dopo il 5 gennaio 2021 e le politiche sciagurate di sostegno alle guerre in Ucraina e in Palestina, non hanno fatto altro che appesantire il debito americano, esasperare le anime già esasperate e far perdere persino il sostegno elettorale degli starti più vicini al partito democratico, reo di portare il paese alla rovina a causa delle sue politiche belliciste e di apertura all’immigrazione clandestina. Così persino i mussulmani d’America decisivi per la vincita di alcuni Stati, sono stati ammagliati dalle promesse del Tycoon di fermare le guerre in Modio-oriente, cosa del tutto non vera dato il suo odierno progetto di deportazione costa dei Gazaoui dalle terre. Insomma, la sconfitta elettorale dei democratici alle elezioni presidenziali e parlamentarie è più che meritata e direi un affossamento, suicidio, della fragile e incompiuta democrazia americana, e insisto a chiamarla così. Giovane: perché fino a qualche decennio fa i neri e le minoranze erano segretati e non avevano i diritti civili e politici dei bianchi. Incompiuta perché il suo ordinamento focalizza sul primato dell’individuo singolo su la società nel suo insieme. Questa prevalenza della libertà individuale illimitata in campo economico ha dato luogo ai fenomeni degli oligarchi americani che oggi connotano questa triste pagina americana, costituendo loro quel cerchio magico di uomini influenti e ficcanaso persino nelle politiche interne degli altri stati. Questo sviluppo del capitalismo americano che definisco selvaggio, perché non disciplinato da regole chiari di conflitto d’interesse che tutelino la collettività e i singoli cittadini dal potere finanziario di cui sono titolari è davvero il problema centrale che affligge le democrazie occidentali. Oggigiorno, la sovranità popolare non ha più senso di fronte agli oligarchi che influenzano le carriere, gli orientamenti politici e i destini di intere nazioni ed è un pericolo crescente. Lo è alla luce dell’avvento dell’ultra destra americana alla Casa Bianca e del suo apporto paradossale agli altri partiti estremisti europei, ignari, e direi indifferenti, della stessa storia del vecchio continente che aveva conosciuto nel secolo passato, due conflitti mondiali per colpa proprio dei partiti nazionalisti giunti al potere. La visita di Vance a sostegno dell’AFP tedesca è stato un elettroshock per i partiti socialisti e borghesi in Europa. Più che stupida ingerenza e mancanza di rispetto verso il popolo tedesco, è stata un indice di quanto l’ignoranza può trasformarsi in idiozia politica che alla fine riporterà l’Europa all’inizio del novecento e, dopo il riarmo richiesto alla luce del venir meno dei finanziamenti americani, saremo di fronte ad eserciti europei di stati nazionali, pronti a farsi la guerra gli uni contro gli altri. La tragedia politica e militare si ripeterà in Europa per colpa dei marciatori del Campidoglio e del loro Capo assoluto. Ma sappiamo già che il passaggio verso un epoca piena d’incognite è già cominciato, leader come Meloni, Orban, Le Pen, ecc… sono incompatibili come quelli come Macron ,Merz…, un’Europa dalle molteplici facce e idealità non reggerà davanti ai complotti e ai nemici oligarchi. Bisogna però credere che una contromarcia è possibile. Si può alla fine ritornare a credere in sé stessi, cambiando così le sorti del mondo.

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