Nota del giorno 18 marzo 2025 sulla telefonata Trump/ Putin. Un futuro di pace o di guerra?
il ritorno di Trump alla Casa Bianca ha segnato una svolta nella politica estera americana. Si passa così dal concetto di guerra ad oltranza contro Mosca a quello del negoziato e dell'Agreement sulle terre rare ucraine imposto dalla Casa Bianca per riprendersi i trecentocinquanta miliardi di dollari di armi inviati dall'Amministrazione Biden per sostenere e impedire la vittoria di Putin su Kiev. Ora quest'idea geniale ma di stampo affaristico e immorale è al vaglio dei russi e del leader massimo Putin: fare una transazione che amputerebbe ai russi una parte cospicua di risorse minerarie e terre rare per consentire la pace e il ritorno della Federazione russa ai consessi internazionali oppure fare l'osso duro e rifiutare il che comporterebbe una rottura con Trump. E' una scelta difficile che risulterà anche letale per i russi, in quanto l'accordo comporterà di fatto l'ingresso degli americani nel paese ed è ciò che si voleva evitare sin dall'inizio con le infiltrazioni e i progetti della Nato sull'intera Europa orientale. Lo è ancor più scabroso visto l'atteggiamento ostile dell'Europa verso tale accordo. E' chiaramente una situazione che durerà poco visto che tra quattro anni avremo un altro presidente americano che potrebbe a diversità di questo rovesciare il tavolo e le alleanze e fare scacco matto a Mosca e allo stesso Putin, dopo avere investito nell'impresa della riconquista ucraina centinaia di migliaia di vite umane e decine e decine di miliardi di rubli. Non è credibile la spartizione del paese sia sul piano morale sia su quello politico. Una soluzione equa non può essere militare e men che meno affaristica. Essa sorgerebbe dalla persuasione che la guerra è deleteria per tutti. Ma in assenza di tale convinzione o direi predisposizione sono le armi a decidere la sorte del futuro dei territori contesi. Se gli europei continuano a farneticare oggi e a spingere Zelensky verso la resistenza, i negoziati tra americani e russi sono inutili. La Russia deve rivendicare la smilitarizzazione del paese e il mantenimento degli interessi geopolitici russi in cambio della condivisione delle risorse minerarie ed economiche fra i due paesi. Una pace vera non può fondarsi su questi presupposti. Un rilancio economico dell'Area colpita dal conflitto potrebbe ridare vitalità e risvegliare le coscienze e la stessa convinzione che guerreggiando si perde e ci si divide, mentre facendo unione si vince e si superano le crisi. L'America di Trump mira non solo a dividere un paese ma anche una storia comune in nome di interessi e di una moralità disumana e farlocca. Ci sapremo dire ben presto se la Russia di Putin cederà una parte della sua storia e del suo impero in nome di una pace illusoria e soprattutto non condivisa dai suoi veri nemici che sono nell'Unione europea.
Commenti
Posta un commento