Velato è il cielo. Poesie Dantesche

 

Velato è il cielo

 


 

Vincent Van Gogh


Se il cielo vedesse il mio cuore proverebbe rabbia

Ma ciò che esso lascia trasparire

È un raggio che trafigge la nebbia

 

Avviso a tanto patire che mi giunge sulle spire

Dei giorni, dei gironi e delle rivalse

Delle grazie e delle vendette arse

 

Qual dolore e qual messaggio recepire?

Da ogni scontro e sventura

Se non è la dolorante morsura...

 

A cosa serve andare su tutte le ire?

Se la mela morsa è come l’uomo dannato

È partita persa da quando è stato creato

 

Per secoli e secoli a patire

Finché il cielo non baciò la terra

Illusiine.se l'nverno succedette alla primavera

 

E  la speranza che ritorna e afferra

L’animo afflitto e malato

Ora che il cielo non è più velato!

 

Ma coperto dal fumo d’ogni guerra

e le nuvole parlanti sono lacrimose

Alla vista delle tragedie indecorose

 

 

 

 

 

Se il cielo vedesse il mio cuore proverebbe rabbia

Ma ciò che esso lascia trasparire

È un raggio che fa parlare persino le dune di sabbia

 

Avviso a tanto sentire che mi giunge sulle spire

Dei giorni, dei gironi e delle rivalse

Delle grazie e delle vendette arse

 

Qual dolore e qual messaggio recepire?

Da ogni scontro e sventura

Se non è la dolorante morsura

 

A cosa serve andare su tutte le ire

Se la mela morsa è come l’uomo dannato

È partita già persa da quando è stato creato

 

Per secoli e secoli a patire

Finché il cielo non baciò la terra

Così al lungo inverno Illusione se il raggio di sole mi si schiera 

 

E come la speranza che ritorna e afferra

L’animo condannato e malato

Ora che il cielo non è più velato

 

Ma coperto dal fumo d’ogni guerra

Se le nuvole parlanti sono lacrimose

Alla vista delle tragedie indecorose

 

 

 

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