Le nuove pubblicazioni.
"Il poeta" (Libellula Edizioni) di Hamid Misk.
Ogni poesia cela dentro di sé il
mistero e il segreto della sua nascita. Solo il poeta, al pari
dell'architetto che sta per disegnare una sua opera, conosce la
portata delle sue parole e il significato autentico che ognuna reca
al suo componimento. Così, ogni dettaglio diventa importante; ogni
ritocco è essenziale al fin di raggiungere la massima perfezione
dell'opera. Ma è opportuno nel caso della poesia utilizzare il
concetto della perfezione? Ovviamente non lo è perché il
verseggiatore per definizione è un sognatore e come tale usa una
semantica che non vuole obbedire alle regole grammaticali comuni.
Egli diventa un inventore di significati nuovi e di conseguenza di
nuove riscoperte che attengono al linguaggio poetico. In questo modo
il poeta diventa artefice di nuove emozioni. Tornando
all'Architettura, spesso ci capita di passare di fronte a degli
edifici. Più sono antichi più trapelano poesia. Pensiamo alle
rovine dei greci o dei romani. Talvolta, però ci capita di fermarci
di fronte a delle opere che ci ammaliano. Poco importa che siano alte
come grattacieli o basse come capanne. Quello che colpisce la nostra
vista è la forza della poesia, ossia la bellezza di queste opere. Di
fronte alla poesia ci troviamo disarmati. La bellezza del linguaggio
in versi è profondamente superiore.
"La Primavera araba" (Libellula Edizioni) di Hamid Misk.
Perché la primavera araba si è
trasformata presto in un autunno arabo? Terribile e sanguinoso. Dallo
Yemen al Marocco, i giovani hanno rivendicato più diritti, più
libertà e più democrazia. In Tunisia e in Egitto ci sono quasi
riusciti. Ma alla ne sono stati soppiantati ed eclissati dai partiti
islamici più esperti e radicati al territorio, poi a loro volta gli
islamisti massacrati dai generali, sempre in collusione con cupole e
massonerie che osteggiano l'idea di un mondo arabo moderno, libero,
democratico e indipendente. Perché l'Occidente rifiuta di
riconoscere i partiti islamici? È una spirale infinita di violenza e
di odio, fomentata dal fanatismo religioso e da un Occidente complice
e machiavellico? E soprattutto dall'idiozia di chi rifiuta il
progresso, la tolleranza e la modernità che lo stesso islam
preconizza.
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